Con la proiezione di Io e il Secco, venerdì 27 giugno, si conclude il secondo ciclo di film Cambia Uomo Cambia. Saranno presente il regista Gianluca Santoni e Neri Pollastri, filosofo, membro del comitato Impariamo a dire Noi.
Nel film Denni, dieci anni, immagina di avere super-poteri con i quali sbarazzarsi del padre violento e salvare la mamma. Ha bisogno di aiuto e conosce il “Secco” che dovrebbe essere un super killer, ma è tutt’altro: un giovane strampalato che vive ai margini della legalità e sta per diventare padre (ma non si sente capace di esserlo). Anche al Secco, come Denni, forse manca un modello paterno decente. Nasce una bizzarra amicizia, in un racconto ad altezza bambino, che oscilla tra super-poteri e una realtà di violenza da cui è difficile uscire. Per i senza-potere.
Alla fine della proiezione sarà possibile, come per tutte le altre proiezioni del ciclo, riflettere e discutere insieme del film.
L’obiettivo è sempre quello di aprire uno spazio di riflessione sugli uomini, con gli uomini ma non solo, per una liberazione dalla violenza maschile. Per ripensare una cultura intrisa di stereotipi che ancora ci attraversano e ci obbligano a cancellare una parte di noi stessi. Liberarsene può permetterci di essere interi. E anche più felici.
Noi siamo molto contenti per come si sono svolte le serate che hanno visto la proiezione e la discussione dei film al Cinema La Compagnia. Forse la presenza maschile avrebbe potuto essere più ampia, ma comunque non è mai mancata e sopratutto gli interventi dopo i film sono stati interessanti, spesso molto personali e sentiti.
Naturalmente non abbiamo pensato di cambiare il mondo con queste iniziative.
Il problema della violenza di genere è troppo profondo e drammatico per essere risolto solo con attività di tipo culturale come queste. E noi stiamo lavorando anche con le scuole, con insegnanti e genitori, per riuscire a inserire nei percorsi di formazione delle nuove generazioni una educazione che si fondi sul rispetto e sulla libertà dell’altra persona. Ma ci sarà bisogno anche di altri strumenti, più urgenti di intervento e soprattutto prevenzione, come un possibile numero verde per gli uomini che si sentono a rischio di violenza, in difficoltà nel controllare rabbia e aggressività. Non li coinvolgerà certo tutti, ma alcuni possono essere aiutati in un percorso di presa di coscienza e assunzione di responsabilità.
E tuttavia il lavoro culturale, di cura delle relazioni e della loro complessità, anche se lentamente e in modo molecolare, può contribuire ad aprire altre strade all’invenzione della propria vita, per la creatività nel costruire la propria biografia, in particolare per le ragazze e i ragazzi di oggi.
E cercheremo nelle prossime iniziative, di cinema e altro, di non concentrarci solo sul tema della violenza ma di mettere al centro della riflessione la complessità delicata delle relazioni fra uomini e fra uomini e donne, anche con attenzione ai percorsi di vita non binari, al confronto con le varie diversità che popolano il mondo.
Noi per tutto questo continueremo a lavorare.
Comitato Civico “Impariamo a dire Noi” del circolo ARCI 25 aprile
per il contrasto della violenza maschile contro le donne.
Le riunioni del comitato, presso il Circolo, alle 20.30 ogni primo mercoledì del mese.
Per contatti: impariamoadirenoi@gmail.com
pagina facebook: Circolo 25 Aprile Firenze
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